Mascherine trasparenti per l'inclusione degli alunni sordi: terzo censimento per le scuole

Bollettini e Comunicati ENS

Segnaliamo che la Struttura di Supporto Commissariale per l’Emergenza COVID-19 è impegnata nella rilevazione del fabbisogno delle mascherine chirurgiche trasparenti nelle scuole. A tale scopo, negli scorsi mesi sono stati già realizzati 2 censimenti, il primo dei quali si è concluso il 30 settembre 2021, mentre il secondo il 12 novembre 2021. La Struttura Commissariale ha indetto un terzo ed ultimo censimento, che sarà attivo a fine gennaio 2022.

Tutte le informazioni e le modalità di partecipazione per le scuole interessate sono disponibili in questa circolare del Ministero dell'Istruzione.

Come verranno distribuite le mascherine trasparenti nelle scuole?

Ricordiamo che, secondo i criteri stabiliti proprio dalla struttura Commissariale, viene assegnata una mascherina giornaliera a ciascuno dei compagni di classe e agli educatori con cui solitamente interagisce l'alunno/a sordo/a o con ipoacusia. Pertanto, in una classe dove vi è un alunno/a sordo/a o con ipoacusia, vengono inviate giornalmente circa 25 mascherine per l'intera classe e circa 10 mascherine per gli insegnanti e il personale dei servizi generali.

Le persone con disabilità devono indossare la mascherina?

Infine, come si legge nelle FAQ del Ministero per le Disabilità, confermiamo che sono escluse dagli obblighi relativi alle diverse zone (bianche, gialle, arancioni e rosse) le persone la cui disabilità è incompatibile con l'utilizzo della mascherina, sia nei luoghi chiusi che all'aperto. La mascherina non è obbligatoria nemmeno per gli accompagnatori e gli operatori di assistenza nel caso sia incompatibile con il tipo di disabilità. È quindi garantita la facoltà dei cittadini di abbassare temporaneamente la mascherina di fronte ad una persona sorda nel momento dell'interlocuzione senza incorrere in contestazioni o sanzioni.

È comunque fortemente raccomandato l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali anche all'interno delle abitazioni private in presenza di soggetti fragili.