Covid e lavoro: mascherine solo consigliate, scade diritto allo smart working per i lavoratori fragili

Bollettini e Comunicati ENS

Informiamo la comunità sorda che è stato firmato da imprese e sindacati, in accordo con il Ministero della Salute, il nuovo protocollo Covid per gli ambienti di lavoro valido dal 1° luglio al 31 ottobre. Ecco le principali novità:

- la mascherina sul posto di lavoro non è più obbligatoria, ma resta raccomandata negli ambienti chiusi in cui non è possibile rispettare la distanza interpersonale;
- i datori di lavoro hanno comunque l’obbligo di assicurare ai dipendenti la disponibilità di mascherine FFP2;
- restano le regole informative sui rischi Covid e sulla gestione di casi sintomatici in azienda, la possibilità di controllo della temperatura all’ingresso, la sanificazione dei locali, il rispetto delle precauzioni igieniche, la contingentazione degli spazi comuni aziendali (come le mense), la possibilità di scaglionare orari di ingresso e uscita per evitare assembramenti.

Mascherine obbligatorie solo in certi settori
Resta l'obbligo di indossare mascherine Ff2 fino al 30 settembre 2022 sui mezzi di trasporto (per ora sono esclusi gli aerei), nelle RSA e nelle strutture sanitarie.

Smart working
Ricordiamo che il diritto allo smartworking per i lavoratori fragili, comprese le persone sorde con riconoscimento della situazione di gravità, è scaduto il 30 giugno.

Scade il 31 luglio, invece, il diritto allo smart working per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato o pubblico che abbiano almeno un figlio minore di quattordici anni (senza limite di età se disabile).

ATTENZIONE: tale agevolazione non è ammessa se l’altro genitore percepisce strumenti di sostegno al reddito per sospensione del lavoro oppure non lavora.

Il medesimo diritto è riconosciuto, sempre fino al 31 LUGLIO 2022, anche ai lavoratori che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, siano maggiormente esposti al rischio di contagio dal virus SARS-Cov-2, in ragione dell'età e della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche e dallo svolgimento di terapia salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischio.

pdfLEGGI il Messaggio 2622 dell'INPS

Resta la POSSIBILITÀ, (il diritto è terminato il 30 giugno 2022) di svolgere l’attività lavorativa in modalità agile (dipendenti pubblici) o smart working (dipendenti privati),con alcuni distinzioni che specifichiamo qui sotto.

 Dipendenti Pubblici

In base alla Circolare del 5 gennaio 2022, a firma congiunta del Ministro Renato Brunetta (Pubblica Amministrazione) e del Ministro Andrea Orlando (Lavoro e Politiche sociali) – anche dopo il 30 giugno 2022 – la legislazione vigente CONSENTE, di garantire ai lavoratori fragili della Pubblica amministrazione la più ampia fruibilità di questa modalità agile/smart working di svolgimento della prestazione lavorativa.

Questa flessibilità – si legge in una nota del ministero per la PA - potrà continuare a essere utilizzata, naturalmente salvaguardando l’efficienza delle singole amministrazioni, per soddisfare prioritariamente le esigenze di tutela della salute dei lavoratori più esposti al rischio di contagio da Covid-19. Nell’ambito dell’organizzazione di ciascuna amministrazione sarà il dirigente responsabile a individuare le misure organizzative che si rendono necessarie, anche derogando, ancorché temporaneamente, al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza.

Nella pratica, per accedere al lavoro agile occorre:

- stipulare un accordo con la P.A. di riferimento;

- l’attività lavorativa deve effettivamente poter essere svolta on line;

- il lavoratore dipendente deve essere in una o più delle seguenti condizioni:

1) Essere affetto dalle patologie elencate dall’art.1 del Decreto Ministeriale 04.02.2022

2) Essere in condizione di disabilità grave ai sensi del comma 3 art.3 L.104/92, accertata per sé o per familiari effettivamente conviventi (quindi anche i sordi con il riconoscimento della gravità).

Dipendenti Privati

Come noto, al 30 giugno 2022 è cessata l’efficacia delle norme che disponevano lo smart working dei cd lavoratori fragili e/o in situazione di gravità ai sensi del comma 3 art.3 L.104/92 (quindi anche i sordi con il riconoscimento della gravità).

Tale diritto prosegue fino al 31 luglio 2022 per i dipendenti del settore pubblico o privato con figli minori fino a 14 anni, senza limite di età se disabili, e per i lavoratori nelle particolari condizioni di salute indicate dall’art. 1 del DM 4.02.2022.

La possibilità di proseguire lo smart working nel settore privato, previo accordo delle parti (datore di lavoro e lavoratore disabile e se la tipologia di lavoro lo consente, già prorogata al 31 agosto 2022 termine per la procedura semplificata di comunicazione dello smart working ai sensi dell’art. 10, comma 2 bis, D.L. n. 24/2022), slitta al 31 ottobre 2022, con la sottoscrizione del nuovo Protocollo Covid per gli ambienti di lavoro, valido dal 1° luglio al 31 ottobre 2022.

Nel “protocollo” infatti le Parti Sociali, ritenendo che il lavoro agile rappresenti, anche nella situazione attuale, uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia (punto 11), concordano (punto 12) che il datore di lavoro stabilisca, sentito il medico competente, specifiche misure di prevenzione e organizzative per i lavoratori fragili.

Infine si segnala che la Ministra Erika Stefani, nel Comunicato del 23 giugno 2022, ha reso noto l’approvazione di uno schema di Decreto in merito all’attuazione della Direttiva UE relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e prestatori di assistenza, che introdurrà novità per i caregiver in termini di congedo, il diritto alla priorità per lo smart working e altre forme di lavoro flessibile, esteso non solo ai caregiver ma anche alle persone con disabilità gravi.

Vedi il Protocollo del 30 giugno 2022

Vedi le FAQ del Ministero del Lavoro

Vedi il Comunicato della Ministra Stefani