La sordità: questa grande sconosciuta

Ente Nazionale Sordi ONLUS

Si dice spesso che la sordità è una disabilità invisibile, difficile da mettere a fuoco in tutti i suoi aspetti. La sordità non ‘si vede’: è riconoscibile solo al momento di comunicare. Così le persone sorde non sempre ricevono da parte degli udenti tutte quelle attenzioni e quella disponibilità necessarie.

Quando si parla di sordità non si deve pensare soltanto alla patologia in sé, focalizzando l’attenzione sugli aspetti medico-riabilitativi, un ambito nel quale occorre senz’altro impegnare energie e ricerche, ma si devono analizzare anche e soprattutto le implicazioni sociali che derivano dalla sordità.

Questa è, infatti, una disabilità molto grave in quanto colpisce la dimensione relazionale e comunicativa dell’individuo, il suo essere in società.

L’assenza di feedback uditivo nelle persone divenute sorde impedisce, infatti, l’acquisizione del linguaggio parlato in modo naturale, e di conseguenza di quello scritto; l’apprendimento della lingua parlata e scritta può avvenire unicamente attraverso un lungo percorso di riabilitazione logopedica.

Per questo è fondamentale fornire alla persona sorda TUTTI gli strumenti comunicativi indispensabili alla sua educazione e crescita individuale, favorendo un approccio bilingue nell’educazione del bambino sordo, che comprenda la lingua parlata/scritta e la Lingua dei Segni. Non è solo con una buona articolazione labiale che le persone sorde ottengono una migliore

qualità della vita: questa verrà garantita solo con il rispetto dei diritti fondamentali della persona, ovvero costruendo una scuola accessibile ed a misura di bambino sordo, favorendo l’integrazione lavorativa, implementando i servizi di sottotitolazione in TV e promuovendo in ogni modo la piena accessibilità di servizi e risorse della nostra società.