Oggi si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. La Giornata, istituita nel 1992 dall’ONU, nasce con lo scopo di promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e combattere qualsiasi forma di discriminazione e violenza. Inoltre un anno più tardi, nel 1993, la Commissione Europea ha scelto sempre il 3 dicembre come Giornata Europea delle Persone con Disabilità, rendendola un appuntamento non solo per le persone con disabilità, ma anche per le loro famiglie, gli operatori, i professionisti che operano nel sociale e, più in generale, per tutti i cittadini europei.
Ogni anno la Giornata ha un tema e quest'anno le Nazioni Unite hanno scelto "Promuovere la partecipazione delle persone con disabilità e la loro leadership: intervenire sull'agenda di sviluppo 2030". Il tema si concentra sul potenziamento delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo, equo e sostenibile come previsto nell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che si impegna a "non lasciare nessuno indietro" e riconosce che la disabilità necessita di un approccio trasversale.
Il 28,7% delle persone con disabilità in Europa vive in povertà. In 11 paesi, tra cui l'Italia, la situazione è peggiorata rispetto a 10 anni fa. In tutti i paesi UE, le persone con disabilità hanno maggiori probabilità di essere povere e più probabilità di essere disoccupate rispetto alle persone senza disabilità. Questo è inaccettabile e se davvero l'obbiettivo è "non lasciare nessuno indietro" è necessario un cambio di paradigma culturale, affinché tutte le politiche assumano sempre come rilevante la disabilità.
Una situazione decisamente critica e allarmante, che ha trovato una perfetta fotografia nel rapporto Istat "Conoscere il mondo della disabilità", presentato proprio oggi nell'Auditorium Inail alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dal rapporto Istat - anche noi dell'ENS abbiamo assistito alle presentazione con una nostra delegazione - emerge che nel nostro paese tra i disabili tra i 16 e i 64 anni risulta occupato solo il 31,3%, di cui il 26,7% donne e 36,3 uomini. La media del resto della popolazione è invece del 57,8%. I disabili in cerca di occupazione sono il 18,1% contro il 14,8 del resto della popolazione.
Positivo in tal senso l'annuncio arrivato proprio oggi dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Dal 1 gennaio 2020 verrà istituito un ufficio permanente per le persone con disabilità a palazzo Chigi; sarà uno strumento per coordinare meglio il lavoro delle diverse amministrazioni". Così il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa che è seguita all'incontro a Palazzo Chigi con le Federazioni che rappresentano le persone disabili, FISH e FAND.
Presente alla conferenza stampa anche il Presidente Nazionale ENS Giuseppe Petrucci: "Per essere protagonisti le persone con disabilità devono poter vivere in autonomia e partecipare attivamente alla vita economica, politica, culturale e sociale del Paese. La strada per abbattere ogni barriera e tutti i pregiudizi è ancora lunga; giornate come questa possono e devono aiutare a sensibilizzare sulle tematiche che riguardano la disabilità e a promuovere una nuova narrazione della disabilità. È arrivato il momento - ha continuato il Presidente Petrucci -di mettere le istanze e le emergenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie, circa 7 milioni di cittadini soltanto in Italia, in cima all'agenda politica. Non siamo cittadini di serie B."
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