Il racconto del XVIII Congresso Mondiale della WFD: 5 giornate per i diritti delle persone sorde e il riconoscimento delle Lingue dei Segni

Primo piano

È terminato da pochi giorni il XVIII Congresso della World Federation of the Deaf, la Federazione che riunisce le associazioni nazionali dei sordi di 133 paesi e rappresenta più di 70 milioni di persone sorde nel mondo. Sono state cinque giornate incredibili, pieni di incontri e confronti, momenti di studio e approfondimento, che abbiamo provato a riassumere con immagini e segni in questo video di 15 minuti. Oltre 2400 persone hanno riempito le Sale del Palazzo dei Congressi di Parigi per analizzare la situazione attuale della sordità da ogni punto di vista e in tutte le sue dimensioni e per immaginare il futuro della comunità sorda globale. Nella capitale francese si è riunito tutto il movimento di rivendicazione e di lotta internazionale per i diritti, l’uguaglianza, l’autodeterminazione e l’emancipazione di TUTTE le persone sorde, da ovunque provengano e qualunque scelta abbiano fatto.

Il tema del Congresso è stato “Sign Language Rights for All”, ossia diritti delle lingue dei segni per tutti. Come sappiamo bene i diritti ad avere una lingua madre, a scegliere come comunicare e a veder riconosciute le Lingue dei Segni ed equiparate a quelle parlate - con tutto quello che comporta in termini di godimento dei diritti di cittadinanza - in molti paesi come l’Italia non sono garantiti. Siamo felici, quindi, di aver partecipato attivamente con una nutrita delegazione - il Presidente ENS Giuseppe Petrucci e l’intero Consiglio Direttivo - a questa grande dimostrazione di comunità e partecipazione e aver fatto la nostra parte per indirizzare le future politiche del movimento sordo e della WFD, sempre nel nome dell’accessibilità, della libertà di scelta comunicativa, del niente su di noi senza di noi, del tutelare la cultura e l’identità sorda e della corretta e continua informazione.

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Da queste giornate è emersa chiaramente la grande complessità del mondo della sordità e la necessità di continuare a lavorare insieme, informare e sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica, per garantire alle cittadine e ai cittadini sordi di ogni parte del mondo tutti i percorsi, le possibilità e gli strumenti per crescere in piena autonomia e consapevolezza. La vera inclusione non passa da inutili antagonismi, pregiudizi e idee preconcette, ma dal mettere al centro di tutto la persona, i suoi bisogni specifici e dal comprendere finalmente che la diversità è la dimostrazione della grande variabilità dell’essere umano e una inesauribile fonte di arricchimento per tutti.

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Ci vediamo in Corea del Sud nel 2023!