Scuola, firmato il decreto per le specializzazioni sul sostegno: 19.585 i posti

Notizie

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, d’intesa con la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato il decreto che autorizza l’avvio del quinto ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. I posti a disposizione sono in totale 19.585 fra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Le prove di accesso si terranno nei giorni 2 e 3 del prossimo mese di aprile. I corsi dovranno concludersi entro il mese di maggio del 2021. Potranno accedere e frequentare i corsi anche tutti gli idonei, i vincitori di più procedure e chi ha sospeso la frequenza di precedenti percorsi.

Si tratta di un’importante occasione per migliaia di docenti e, ovviamente, di una misura che guarda anche alle studentesse e agli studenti”, ha sottolineato la Ministra Lucia Azzolina, che ha poi proseguito: “Il sostegno è una grande risorsa nella nostra scuola. Un supporto fondamentale per la didattica, per le famiglie, per i ragazzi. Per questo è importante avere sempre più insegnanti specializzati”. È intervenuto in merito anche il Ministro Manfredi: "È il più grande intervento formativo in questo campo mai realizzato che vedrà impegnato tutto il sistema universitario nazionale per garantire la massima professionalità al personale scolastico che opera in un settore così delicato e così importante per le nostre studentesse e i nostri studenti e le loro famiglie”. 

Si tratta certamente di una buona notizia, che si aggiunge alle parole del Ministro Manfredi nel suo intervento alla 3ª Conferenza Nazionale sulla Sordità. Cogliamo l'occasione per ricordardare che sono passati quasi 30 anni dalla Legge n.104 che ha riconosciuto l'importanza decisiva degli assistenti all'autonomia e alla comunicazione nel processo di inclusione degli alunni con disabilità. Dopo tutto questo tempo è necessario arrivare anche a quel riconoscimento giuridico e formale della figura professionale che garantirebbe finalmente la dignità dei lavoratori e, soprattutto, il diritto allo studio degli alunni.

Perché il pieno sviluppo delle persone sorde passa innanzitutto dai banchi di scuola.

IL COMUNICATO DEL MIUR