L'Atto Europeo sull'Accessibilità pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'UE: punti di forza e criticità

Primo piano

L'Atto Europeo sull'Accessibilità, il 7 giugno di questo mese, è stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. A questo punto inizia il periodo di recepimento di tre anni a livello nazionale, nel quale i governi di tutti i Paesi dovranno implementare l’atto nella propria legislazione.

L'Atto Europeo sull'Accessibilità rappresenta una svolta, un accordo storico che però può e deve essere migliorato per assicurare parità di accesso in tutti i settori della vita a circa 80 milioni di persone con disabilità e a più di 150 milioni di persone anziane in Europa. L'Atto, infatti, assicurerà che molti prodotti e servizi digitali (servizi di comunicazione elettronica, tra cui smartphone, telefoni e servizi Internet, computer, sistemi operativi, tablet, apparecchiature TV, accesso ai servizi di media audiovisivi , terminali di pagamento o terminali self-service per l'acquisto di biglietti per il trasporto passeggeri, sportelli bancomat, servizi bancari, siti di e-commerce e app mobili, e-book ed e-reader) siano più accessibili per le persone con disabilità, ma non renderà l'UE (istituzioni e mercato unico) pienamente accessibile. Dall'accordo sono escluse ancora molte aree essenziali come il trasporto, l'ambiente edilizio e gli elettrodomestici.

Per quanto riguarda la comunità sorda europea, la disposizione forse più significativa dell'Atto Europeo sull'accessibilità è l'obbligo per gli Stati membri di rendere il numero di emergenza unico europeo 112 accessibile a TUTTI. Si tratta di un risultato importantissimo per il quale l'EUD - European Union of the Deaf ha lavorato a lungo. Garantire un 112 accessibile è vitale per la comunità sorda.

Insomma, l'approvazione dell'Atto sull'Accessibilità da parte del parlamento Europeo è un risultato fondamentale, ma la lotta non è ancora finita. L'AccessibilityAct può e deve essere migliorato dai governi nel recepirlo a livello nazionale per assicurare una reale parità di accesso in ogni settore a tutte le persone con disabilità e un miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini europei.

Perché l’accessibilità è un vantaggio per ognuno di noi.

pdfLEGGI il testo in italiano della direttiva.

Riportiamo una breve sintesi dei punti di forza e delle criticità dell'Atto Europeo sull'Accessibilità, così come individuati dall’EDF e tradotti dal Forum Italiano sulla Disabilità:

PUNTI DI FORZA:
- I requisiti di accessibilità per i prodotti e i servizi inclusi nella direttiva sono obbligatori per gli appalti pubblici.
- Per prodotti e servizi non inclusi nell'Atto, la direttiva fornisce un elenco di requisiti di accessibilità che possono aiutare a dimostrare la conformità alle disposizioni sull'accessibilità stabilite nella legislazione UE attuale e futura (ad esempio i regolamenti sui fondi UE).
- Gli operatori economici sono obbligati a mettere in atto misure correttive immediate, o a ritirare il prodotto, se esso non soddisfa i requisiti di accessibilità della direttiva.
- Se uno Stato membro ritira dal mercato un prodotto non accessibile, gli altri devono seguirne l'esempio.
- Le autorità di vigilanza del mercato hanno un ruolo preminente e le ONG, le autorità nazionali o altri organismi possono rappresentare gli individui in tribunale ai sensi della legislazione nazionale.
- La Commissione europea può adottare ulteriori misure che integrino i requisiti di accessibilità e le disposizioni della direttiva
- Infine, è estremamente positivo che le Organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità agiscano con le autorità nazionali, le altre parti interessate e la Commissione europea per dare il proprio avviso durante il procedimento di attuazione della direttiva. Saranno anche coinvolte nelle future revisioni della direttiva stessa.

CRITICITÀ:
- L'ambito dei servizi e dei prodotti coperti è molto limitato. I servizi sanitari, l'istruzione, i trasporti, l'alloggio e gli elettrodomestici sono stati esclusi dalla direttiva.
- Sono previste alcune esenzioni anche in caso di prodotti e servizi coperti dalla direttiva. Ad esempio, quando il servizio è collegato al trasporto urbano, suburbano e regionale, o è fornito da una piccola impresa, è esente dai requisiti della direttiva.
- I requisiti riguardanti l'ambiente costruito relativi ai servizi contemplati dalla direttiva sono lasciati alla decisione degli Stati membri.
- Esistono disposizioni che consentono ulteriori esenzioni basate su una modifica fondamentale del prodotto o del servizio o a causa di un onere sproporzionato per l'operatore economico. Inoltre, è spiacevole che il solido meccanismo di applicazione del contenzioso, vale a dire ricorrere in tribunale per conto di un individuo in base alla legislazione nazionale, non si applica ai casi di infrazione commessi dalle autorità pubbliche.
- Il periodo di recepimento da parte degli Stati membri è lungo e per alcuni dei prodotti e servizi l'attuazione è sproporzionatamente lunga.