3 marzo: Giornata Mondiale dell'Udito

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Il 3 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell'Udito, un evento che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) dedica ad azioni di sensibilizzazione, prevenzione e informazione sulla sordità. Secondo i dati OMS si stimano circa 360 milioni di persone nel mondo con una perdita uditiva più o meno grave, tra cui 32 milioni di bambini, e più di 1 miliardo di giovani tra i 12 e i 35 anni a rischio di perdita dell'udito per l'esposizione a suoni forti. L'OMS evidenzia in particolare che l’impatto più elevato della sordità è sulla possibilità di comunicare e sull’accesso all’informazione, che vanno a limitare l'inclusione e la partecipazione attiva nella società delle persone sorde.

La stessa Organizzazione promuove una prospettiva più ampia sul prendersi cura delle persone sorde e delle loro esigenze e bisogni, evidenziando che “è importante assicurare il pieno accesso agli ambienti di apprendimento e di vita per tutte le persone che hanno una perdita dell’udito. In particolare, l'insegnamento in lingua dei segni va a beneficio dei bambini sordi, mentre la fornitura di sottotitoli e l’interpretariato in lingua dei segni in televisione facilita l'accesso ai informazione." L'OMS, inoltre, sostiene che "i membri della famiglia, i medici, gli insegnanti e i datori di lavoro dovrebbero essere incoraggiati nell'apprendere la lingua dei segni per facilitare la comunicazione con le persone sorde."

Una prospettiva ampia che l’ENS ha sempre abbracciato e promosso, poiché la sordità, oltre agli aspetti prettamente medici, impone riflessioni e azioni su tutto ciò che riguarda la persona: educazione, informazione, comunicazione, collocamento al lavoro, vita sociale devono essere al centro, per una sempre migliore inclusione sociale, accessibilità, autonomia e qualità della vita.

In quest'ottica l'ENS si sta battendo per il riconoscimento della lingua dei segni da parte dello Stato - stiamo aspettando il sì della Camera per colmare un vuoto legislativo che dura da più di 20 anni - e per prevedere nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza recentemente aggiornati dopo 16 anni di attesa, le protesi e i dispositivi per la comunicazione, come smartphone e tablet, che attualmente utilizzano le persone sorde per abbattere fattivamente le barriere della comunicazione.

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