Il convegno per l'85° dell'ENS porta una splendida notizia: il riconoscimento della LIS è vicino!

La seconda delle tre giornate di Padova dedicate alla sordità è iniziata al Centro Culturale Altinate San Gaetano con il convegno "ENS: Una Storia, tante storie". Abbiamo scelto questo nome perché il nostro obiettivo era esplorare l’identità e la cultura delle persone sorde che formano insieme, attraverso le loro storie di vita ed esperienze, la grande famiglia dell’ENS. Volevamo addentrarci in tutti i volti della sordità, approfondendo argomenti quali ricerca, prevenzione e salute e ripercorrendo l’evoluzione ed i cambiamenti avvenuti nel corso degli 85 anni, che hanno legato indissolubilmente la comunità sorda. Crediamo di esserci riusciti, tutti insieme, chi sul palco, chi in platea. In tanti sono intervenuti e ognuno ha dato il proprio contribuito per rendere questa mattinata davvero speciale.

Grazie davvero a tutti. Ecco la sintesi della mattinata.

Il Cav Camillo Galluccio, Consigliere Direttivo dell'ENS ha aperto i lavori:"Queste tre giornate sono storiche", ha cominciato il Cavaliere. "Innanzitutto festeggiamo insieme gli 85 anni dell'ENS, che non invecchia e non si stanca, ma affronta con forza le nuove sfide imposte dalla società. Domani invece festeggeremo la Giornata Mondiale del Sordo, un giorno per rivendicare la nostra identità, la nostra cultura e i nostri diritti. Questi tre giorni servono per dare visibilità non soltanto alla dIsabilità, ma alle persone sorde perché conquistino una vita dignitosa."
È salito quindi sul palco il Presidente ENS Giuseppe Petrucci, che ha fatto una panoramica su tutte le difficoltà che vivono ancora le persone sorde e su come lavora l'Ente per raggiungere il suo obiettivo primario: migliorare la qualità della vita delle persone sorde. Ha preso poi parola il Segretario Generale Costanzo Del Vecchio, che ha ringraziato i presenti, introdotto la giornata e coordinato la prima parte del convengo dedicata agli interventi e ai saluti delle Autorità.

La prima a intervenire è stata Francesca Benciolini, assessore del Comune di Padova:"Vogliamo un'inclusione sempre più completa. Le differenze per noi sono una ricchezza."
Sul palco poi Manuela Lanzarini, assessore delle Politiche Sociali della Regione Veneto:"Il nostro obiettivo è raggiungere la piena inclusione e l'educazione rappresenta un aspetto fondamentale. Ci stiamo muovendo in questo senso in Regione; non vogliamo più sentire parlare di diritti negati."
È stato quindi il turno del vicequestore di Padova, che ha parlato al nome della Questura e della Polizia di Stato: "Come dimostrano i nostri servizi siamo particolarmente attenti e vicini alla vostra comunità. Siamo felici di avervi ospitato qui a Padova e aiutato a organizzare la vostra marcia silenziosa; sono sicuro che domani sarà un successo".

È arrivato allora il momento forse più atteso, l'intervento del Senatore Francesco Russo, primo firmatario della legge sul riconoscimento della lingua dei segni italiana. Il Senatore ci ha portato una notizia davvero bella, che ha reso ancora più preziosi questi giorni di festa:"È stato il lavoro più faticoso che ho svolto in politica, ma ce l'abbiamo fatta. La settimana prossima il Senato approverà la legge sul riconoscimento della LIS. È una vergogna che l'Italia sia l'ultima in Europa a riconoscere lingua dei segni", ha dichiarato Russo. "Sarà una legge per tutti i sordi italiani e un passo storico per il Paese. Questa legge si basa sul diritto di cittadinanza, tutti hanno il diritto di essere protagonisti nella nostra comunità, non esistono cittadini di serie A o di serie B. Questa legge non vuole essere solo il riconoscimento della LIS, ma riconoscere le diverse necessità dei sordi italiani.

Siamo vicini ad una votazione che avrà una larga maggioranza in Senato; sarà una legge di tutti. Nonostante tutte le divergenze, il Parlamento sarà unito per fare una legge che sarà importante per tutto il Paese. La legge non vuole essere solo il riconoscimento della LIS, ma vuole andare oltre, spingerà lo Stato a garantire alle persone sorde, in qualsiasi contesto, il proprio diritto di cittadinanza. Da pedagogo posso dire che l'Italia tornerà ai massimi livelli nell'istruzione. Il bilinguismo italiana/LIS è una ricchezza straordinaria"

Il Senatore ha inoltre dichiarato che la legge avrà una corsia preferenziale alla Camera, in modo tale che la LIS sarà riconosciuta ufficialmente dallo Stato entro la fine di questa legislatura.

Dopo questa meravigliosa notizia è stato il turno di Luigi Perissinotto, rappresentante del Corecom della Regione Veneto. Il Prof. ha dichiarato che i veri sordi sono spesso le istituzioni e la comunità sorda deve urlare, farsi sentire; "abbiamo bisogno di voi per trovare insieme le soluzioni giuste".

Sono arrivati quindi i saluti internazionali. In ordine hanno preso parola, chi in video chi sul palco, il Vice Presidente dell'EUD Gergely Tapolczai, l'Europarlamentare Adam Kosa e il Presidente della WFD Colin Allen.

Tutti e tre hanno voluto manifestare la propria vicinanza alla comunità sorda italiana, fare gli auguri all'ENS per i suoi 85 anni e dare il proprio sentito appoggio per il prossimo riconoscimento della lingua dei segni italiana.

È a questo punto intervenuto il Presidente della Federazione Sport Sordi Italia Guido Zanecchia, che ha fatto una panoramica sulla situazione dello sport sordo italiano, raccontando la fantastica esperienza della delegazione sorda alle ultime Deaflympics in Turchia e l'importanza del nuovissimo centro paralimpico di Roma. Il Presidente della FSSI ha voluto anche sottolineare il ruolo primario della LIS negli sport.

Hanno chiuso la prima parte del convengo Humberto Insolera, primo membro sordo dell'European Disability Forum, e Katia Bugè, Presidente del Comitato Giovani Sordi Italiani.
Il Dott. Insolera ha presentato a grandi linee il lavoro del Forum Europeo sulla Disabilità, mentre la Dott.ssa Bugè ha raccontato gli ultimi progetti del CGSI.
Entrambi hanno espresso il pieno sostegno alle legge sul riconoscimento della LIS in nome delle organizzazioni che rappresentano, aggiungendo di essere impazienti di festeggiare presto tutti insieme.

La seconda parte del convegno, coordinata dal Cav. Galluccio e dal Dott. Amir Zuccalà dell'Ufficio Studi e Progetti dell'ENS, è iniziata affacciandosi prima sul passato e poi sul futuro dell'ENS.
Il primo a prendere la parola è stato Sebastiano Manciagli, lo storico dell'Ente, che in pochi minuti è riuscito a farci fare un viaggio nel tempo dal 1932, anno di fondazione dell'ENS grazie al lavoro Antonio Magarotto, fino ai giorni nostri.
È quindi salita sul palco Annamaria Salzano, responsabile di GenerAzione, il progetto che ha portato in aula oltre 500 sordi per l'educazione digitale e che ha regalato alla comunità la Città dei Sordi, un luogo virtuale un luogo virtuale dove conoscere la storia, l'identità e la cultura sorda.
La dott.ssa Salzano ci ha portato a visitare i vari luoghi della Città, facendo scoprire tutte le potenzialità della piattaforma.

A questo punto si è aperta la sezione del convegno chiamata "Storie di empowerment", pensata per mettere in luce le storie di vita di persone sorde che sono riuscite ad avere successo nel proprio campo, dimostrando che i sordi, con volontà e sacrificio, possono Alfonso Marrazzo e Silvia Grasso, due dei quattro proprietari dell'ormai famoso locale di Bologna, il Bar Senza Nome. Alfonso e Silvia ci hanno raccontato l'inizio della loro avventura; volevano dimostrare a tutti che i sordi possono fare qualsiasi cosa e, tra mille difficoltà burocratiche, ci sono riusciti.
Il loro bar è diventato un luogo di aggregazione e inclusione, dove sordi e udenti riescono a comunicare senza problemi e si vengono incontro arricchendosi reciprocamente.
Ha poi raccontato la sua storia Silvia Pandini, logopedista sorda, che ha superato da sola tutte le barriere:"Servono servizi adeguati per ogni tipo di sordità", ha detto la dott.ssa Pandini."Cooperiamo per i risolvere insieme i nostri problemi, andando oltre le differenze e lavorando uniti per migliorare la qualità della vita di tutti i sordi".
È salita poi sul palco Valentina Foa, psicologa sorda, che è andata oltre a ogni pregiudizio e ostacolo per realizzare il suo sogno lavorativo. La sua storia ha davvero ispirato tutti i presenti; non si deve mai mollare.
È stato quindi il turno di Valeria Giura, dottoressa in giurisprudenza. Valeria ci ha raccontato di tutte le difficoltà che ha incontrato nella sua carriera accademica causate dalla sordità; nessuno credeva che ce l'avrebbe fatta, ma lei è andata avanti per la sua strada ed è riuscita a realizzare il suo sogno.
A chiudere la sezione "Storie di empowerment" ci hanno pensato Carolina e Emilio Insolera, ormai famosi in tutta la comunità sorda e non solo.
Carolina è diventata negli anni una famosa modella, ha lavorato per molti stilisti famosi riuscendo a trasformare la sordità da ostacolo in opportunità.
Il marito Emilio, invece, è regista e produttore di SIGN GENE, il primo film con supereroi sordi uscito al cinema realizzato da uno staff di sordi e da attori che recitano in tre diverse lingue dei segni. Emilio è l'esempio di come con costanza, sacrificio e passione si può davvero riuscire a realizzare qualsiasi cosa.

L'ultima sezione del convegno è stata dedicata alla famiglia e all'istruzione delle persone sorde.
Il dott. Giuseppe Amorini, Alessandro Busotto e la Dott.ssa Barbara Calzolari ci hanno raccontato della loro storia familiare; attraverso le loro differenti esperienze ci hanno fatto capire che la cosa più importante è remare tutti dalla stessa parte, uniti verso il miglioramento della qualità della vita dei sordi, in particolare dei bambini.
È necessario rispettare le scelte di tutti, garantendo ad ognuno i servizi adeguati e collaborando, anche raccontando la propria storia, per risolvere i problemi di ogni tipo di sordità.

Per la sessione studenti sono intervenuti Samuele Caprino Miceli e Valerio De Negri, due studenti dell'ISISS Magarotto di Padova che hanno raccontato tutte le difficoltà incontrate nel loro percorso educativo; la loro volontà sarebbe solo quella di poter studiare e partecipare come tutti gli altri gli altri ragazzi, cosa che purtroppo è molto spesso negata.
Sono intervenute per l'Istituto Magarotto di Roma la Preside dott.ssa Isabella Pinto e la Prof.ssa Arianna Caccaro per l'Istituto di Padova che ci hanno fornito un'analisi della situazione critica delle scuole soprattutto per l'assenza cronica delle risorse.
Dobbiamo lavorare e lottare tutti insieme per migliorare le cose e garantire ai ragazzi sordi un'istruzione di qualità e continuativa.
Momento particolarmente toccante sono state le testimonianze degli storici dirigenti ENS Luciano Sala e Anna Maria Sollazzo, che hanno fatto rivivere momenti fondamentali e raccontato aneddoti sulla vita dell'Associazione.
Ha chiuso i lavori il Presidente Giuseppe Petrucci: "Dobbiamo impegnarci tutti, ancora di più, per migliorare la vita dei sordi italiani. Tutti noi abbiamo il diritto a servizi adeguati che ci mettano nelle condizioni di esercitare pienamente la nostra cittadinanza. Siamo cittadini allo stesso livello degli altri. Per ottenere tutto ciò, però, ognuno di noi deve dare qualcosa in più e dobbiamo essere uniti. Uniti possiamo tutto, come ci ha insegnato Antonio Magarotto".

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