Lingua dei Segni per tutti gli studenti sordi: il Ministro per le Disabilità Stefani si unisce alle celebrazioni della IWDP

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Nella terza giornata della Settimana Internazionale delle Persone Sorde, una delegazione dell'ENS - il Presidente Nazionale ENS Angelo Raffaele Cagnazzo e i Consiglieri Direttivi ENS Rosella Ottolini e Camillo Galluccio - ha visitato tre scuole romane tra le più sensibili in Italia sul tema della sordità:

  • l’Istituto Filippo Smaldone
  • l’Istituto Comprensivo per Sordi - Via Nomentana
  • l’Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi “A. Magarotto”

La scelta non è stata casuale; l'IWDP, infatti, ha un sotto tema per ogni giornata e quello di mercoledì 22 settembre è "Lingue dei Segni per tutti gli studenti sordi". Alle celebrazioni della giornata si è unita anche il Ministro per le Disabilità Erika Stefani, dimostrando vicinanza alla comunità sorda italiana e attenzione alle necessità degli studenti e delle studentesse sorde. "Sono contenta di essere qui con voi - ha commentato il Ministro - e di unirmi ai festeggiamenti per la Settimana internazionale delle Persone Sorde, ho voluto portare il mio saluto e l’incoraggiamento per l’inizio del nuovo anno a tutti gli alunni. Ringrazio il Presidente Cagnazzo per avermi accompagnato in una visita emozionante iniziata con l’Inno d’Italia in LIS e tutto l'ENS, con cui continueremo a collaborare per la promozione dei diritti delle persone sorde, a partire da quello allo studio. Ringrazio anche le suore smaldoniane, da sempre attente e impegnate a garantire l’educazione e l’inclusione degli studenti sordi".

La presenza del Ministro ha dato soprattutto visibilità e forza al messaggio che vogliamo diffondere oggi. In questa terza giornata della IWDP vogliamo rimarcare al mondo l'importanza di dare al bambino sordo - come all'adulto - tutte le possibilità comunicative e linguistiche funzionali alla sua crescita, educazione ed autonomia personale in una prospettiva che promuova il bilinguismo: lingua parlata/scritta e lingua dei segni. Per un bambino nato sordo o con una sordità acquisita nei primi anni di vita, infatti, apprendere la lingua parlata/scritta è un processo complesso, questo perché il non sentire i suoni impedisce l’acquisizione spontanea della lingua vocale. L'acquisizione della lingua dei segni dalla nascita da modelli di lingua dei segni fluenti diventa quindi fondamentale per lo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale dei bambini sordi. Lingua dei segni e lingua parlata, però, non sono assolutamente in competizione o antitesi, anzi, la loro convivenza è ricca di potenzialità. La LIS non “uccide la parola”, ma costituisce una modalità linguistica di complemento estremamente utile proprio quale supporto didattico alla terapia logopedica ed all’insegnamento della lingua parlata/scritta al bambino sordo.

Il bilinguismo rappresenta quindi una preziosa opportunità per il bambino, la famiglia e la società intera e una sfida a cui sono chiamate tutte le agenzie educative. Riteniamo che la reale inclusione e il pieno sviluppo della persona sorda non passa da inutili antagonismi, ma dal garantire la libertà di scelta comunicativa, da una corretta e continua informazione e, soprattutto, dai banchi di scuola! 

Vi invitiamo a visitare il sito scuolepiuaccessibili.it, la prima mappatura in Italia delle scuole italiane, dal nido alla secondaria di II grado, sensibili all’educazione dei sordi.