I sordi ricordano Giovanni Falcone

Primo piano

Venticinque anni fa veniva brutalmente assassinato Giovanni Falcone con la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani nella strage di Capaci per opera della mafia.

Un magistrato eccezionale, sempre in prima fila, che - come leggiamo sul sito della Fondazione Falcone impegnata nel promuovere la cultura della legalità nella società e nei giovani in particolare – "ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia senza mai retrocedere di fronte ai gravi rischi a cui si esponeva con la sua innovativa attività investigativa, mosso da uno straordinario spirito di servizio verso lo Stato e le sue istituzioni" (http://www.fondazionefalcone.it).

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ne ha ricordato la figura e le azioni nella riunione straordinaria del CSM, perché il ricordo celebrato “in quest'aula, in cui si svolge l'attività di governo autonomo della magistratura, vuol dire ribadire la fondamentale importanza dell'azione di contrasto alla mafia, svolta dall'autorità giudiziaria e dalle Forze dell'ordine".

L’ENS e i sordi italiani ricordano il magistrato Giovanni Falcone, testimoniando e ribadendo il loro impegno per una società fondata sulla legalità e i valori più alti e nobili della Repubblica.