Informiamo che il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto-Legge 24 marzo 2022, n. 24, che prevede, tra l’altro, la proroga della normativa emergenziale in materia di lavoro agile (smart working o telelavoro).
La norma prevede la POSSIBILITÀ (non l’obbligo), per i datori di lavoro privati, di ricorrere al lavoro agile (smart working) in modalità semplificata, introdotta con l’emergenza da COVID-19
Il comma 2 dell’art. 10 “Proroga dei termini correlati alla pandemia da COVID-19", del provvedimento in esame, (rinviando al comma 2 dell’Allegato B), ha disposto la proroga al 30 giugno 2022 della normativa “semplificata” sullo smart working.
Al comma 2 dell’allegato B si legge: “Articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 ‘Disposizioni in materia di lavoro agile per i lavoratori del settore privato’.
La proroga di tre mesi si limita alla possibilità per tutti di smart working semplificato, non c’è nessuna proroga dell’obbligo di smart working per i lavoratori “cosiddetti fragili” comprese le persone con disabilità grave, con conseguente obbligo per il datore di lavoro di adibirli ad altra mansione se quella contrattuale non consente il lavoro agile.