Teramo – Si terrà dal 14 al 16 dicembre a Teramo il Convegno internazionale “Valutare le politiche linguistiche Quali obiettivi, criteri, indicatori? Nella sessione plenaria del 14 dedicata a «Disagio linguistico, integrazione, educazione», presso la Sala conferenze della Facoltà di Bioscienze dell’Università degli Studi di Teramo, il Presidente Nazionale ENS Giuseppe Petrucci e il Segretario Generale Avv. Costanzo Del Vecchio saranno presenti con una relazione dal titolo “Costruire prima di valutare: verso una politica linguistica”. Un contributo che intende ripercorrere le diverse azioni portate avanti dall’ENS con l’obiettivo di pervenire a una politica linguistica unitaria che favorisca una sempre migliore qualità della vita per le persone sorde e le loro famiglie.
Il riconoscimento della lingua dei segni italiana infatti, a livello regionale, ha innestato semi per una nuova politica linguistica: ultimi esempi sono i testi approvati nella regione Lazio e Lombardia, ma ancora manca un chiaro disegno politico e un reale impegno delle Istituzioni nel favorire il diritto alla libera scelta da parte delle persone sorde, della modalità di comunicazione/lingua che meglio risponde alle proprie esigenze personali. Il tema del convegno è valutare le politiche linguistiche, ma nel caso delle persone sorde occorre seriamente costruire una politica linguistica e questa non può che essere inclusiva.
Cosa significa inclusione? Non è un sinonimo di integrazione ma presuppone il non escludere, non limitare il diritto della persona con disabilità a utilizzare tutte le modalità comunicative, linguistiche, gli strumenti tecnologici e altro che possano garantire l’autonomia e l’accessibilità, nel caso specifico delle persone sorde.
La Lingua dei Segni è una realtà storica, in quanto lingua naturale e sociologica importante, un mezzo di comunicazione e interazione, rappresentando in quanto tale una dimensione fondamentale di inclusione tra i membri di una stessa comunità e quale mezzo per relazionarsi tra comunità differenti. Esiste oggi una letteratura scientifica vasta, sia a livello internazionale che dedicata nello specifico alla LIS, eppure come spesso accade riscontriamo uno scollamento tra mondo della ricerca e politica linguistica realmente assimilata dalle istituzioni e dall’opinione pubblica.
La Conferenza Nazionale sulla Disabilità tenutasi a Firenze e organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato il Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle Persone con Disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale ai sensi dell'art. 5, c. 3, della legge 3 marzo 2009, n. 18. Un programma che prevede parzialmente anche l’avvio di una politica linguistica in favore delle persone sorde, laddove si prefigge di regolamentare a livello nazionale i percorsi di formazione per gli assistenti alla comunicazione, definire le apposite qualifiche e istituire registri regionali degli assistenti qualificati.
Si tratta di un passo in direzione dell’applicazione della Convenzione ONU che, a oltre dieci anni dalla ratifica, non ha ancora prodotto risultati concreti per i cittadini sordi. Si pensi alle battaglie che la comunità sorda italiana conduce da anni, da ultimo con un testo unificato all’attenzione della Commissione Affari Costituzionali in Senato dal 2013, cui si è affiancato una serie di proteste nazionali, presidi e manifestazioni
Questo lo scenario nell’ambito del quale interverrà l’EN, in un convegno che “intende esplorare le finalità e le modalità della valutazione delle politiche linguistiche in Italia, Europa e oltre”.
Ci auguriamo che questo importante evento internazionale contribuisca a puntare i riflettori del mondo accademico e delle Istituzioni sulla ricchezza della lingua dei segni e l’urgenza di attuare vere politiche linguistiche di tutela e promozione nel nostro paese.
Per maggiori informazioni e per il programma del convegno: http://www.associazionelemitalia.org/le-nostre-azioni/giornate-dei-diritti-linguistici/gdl-2016.html
